Dalla una ricerca condotta dal negozio di ceramiche romano Idea Ceramica è emerso che sono sempre di più gli italiani che – complice la legge di stabilità 2016 (legge n. 208 del 28 dicembre 2015) la quale proroga fino al 31 dicembre 2016 la detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie – scelgono di rimodernare la propria casa iniziando dalle stanze che si usurano più velocemente: il bagno e la cucina.
Infatti, sono le stanze della casa nelle quali viene giornalmente adoperata l’acqua a deteriorarsi più velocemente. Nel bagno sono le fughe tra le mattonelle in prossimità delle tubazioni a lasciar trapelare le infiltrazioni fino a far rovinare i mobili e le ceramiche. In cucina, invece, è spesso il pavimento sotto la lavastoviglie o il lavandino a rialzarsi.
Fortunatamente, non solo chi sostiene spese per i lavori di ristrutturazione edilizia può fruire della detrazione d’imposta Irpef pari al 36% (per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2016, la detrazione Irpef sale al 50%) ma anche chi acquista nuovi mobili o elettrodomestici.
L’Agenzia delle Entrate, riguardo questo aspetto, specifica che una detrazione del 50% spetta anche sulle spese sostenute, dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2016, per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe A+ finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
Ma ogni quanto si compiono, in media, lavori di ristrutturazione domestica? Dall’indagine condotta dallo staff di Idea Ceramica, è emerso che vengono effettuati abbastanza frequentemente, almeno ogni 5 anni, soprattutto da proprietari di appartamenti in condomini edificati negli anni ’60 e ’70. Meno frequenti sono gli interventi di ristrutturazione in palazzine unifamiliari, anche se più antiche.