Prorogato al 31 dicembre 2025 il bonus mobili. Acquisti in aumento.
Visti gli ottimi risultati dell’anno precedente, è stato riconfermato anche per il 2025 tra le agevolazioni fiscali il bonus mobili, ovvero l’agevolazione fiscale che prevede la detrazione Irpef del 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, di classe non inferiore alla A+ destinati all’arredo di un immobile ristrutturato.
L’accesso al bonus mobili e grandi elettrodomestici è strettamente legato alla fruizione del bonus ristrutturazioni che garantisce una detrazione del 50% per i lavori effettuati sulla prima casa e del 36% per interventi sulla seconda casa.
Ma quali sono i mobili e i grandi elettrodomestici oggetto di bonus? Scopriamolo insieme.
Bonus: quali mobili e quali grandi elettrodomestici?
Tra i mobili, rientrano nello sgravio fiscale quelli che rappresentano un “necessario completamento dell’arredo” dell’appartamento ristrutturato: letti, armadi, cassettiere, librerie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi e apparecchi di illuminazione.
Sono, invece, esclusi articoli come porte, pavimentazioni, tende e tendaggi, oltre ad altri complementi di arredo non strettamente correlati all’abitabilità degli spazi.
I grandi elettrodomestici che rientrano nell’agevolazione, invece, sono quelli di:
- Classe A o superiore: forni.
- Classe E o superiore: lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie.
- Classe F o superiore: frigoriferi e congelatori.
Ma come bisogna pagare per accedere all’agevolazione? Approfondiamo.
Bonus mobili: come pagare
Per accedere all’agevolazione non sono ammessi assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Si può pagare con bonifico bancario o postale, carta di credito o carta di debito. Stesse modalità di pagamento sono richieste per il saldo delle spese di trasporto e di montaggio dei beni.
Documenti necessari per accedere al bonus
Sono da conservare le fatture, o lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente, con la specifica della natura, della qualità e della quantità dei beni e dei servizi acquistati, e le ricevute di pagamento.
Inoltre, è importante mettere da parte i documenti sulla classe energetica dell’elettrodomestico acquistato, se previsto l’obbligo dell’etichetta o, in caso contrario, una dichiarazione che attesti che per il prodotto acquistato non è ancora previsto.